I
tornado
a cura di Mauro Giovannoni
Apriamo questa pagina mostrando la definizione di tornado tutt'ora
in vigore nella letteratura scientifica internazionale.
Tornado: una colonna d'aria in violenta rotazione pendente
da un cumulonembo e quasi sempre osservabile come una "nube
a imbuto" o tuba.
Glossary of Meteorology (Huschke 1959).
In tale definizione non si specifica però se il vortice sia in contatto con
il terreno, fattore che è oggi ritenuto essenziale dalla maggioranza degli
scienziati.
Fatte queste premesse la seguente definizione appare essere la più appropriata:
Tornado: una colonna d'aria in violenta rotazione, in contatto
con il terreno, pendente da un cumulonembo e quasi sempre
osservabile come una "nube a imbuto" o tuba.
E' evidente come tale fenomeno corrisponda a quello da noi definito come "tromba
d'aria"; in questo sito quindi non si farà alcuna distinzione
fra i due termini essendo evidentemente equivalenti.
Fig. 1_Uno spaventoso tornado si abbatte sulle pianure del
Midwest degli Stati Uniti.
I tornado sono fuori di ogni dubbio il fenomeno atmosferico più incredibile
e distruttivo. Essi sono molto più piccoli e molto meno duraturi dei cicloni
tropicali (uragani, tifoni, willy
willies, ecc): un uragano può superare i 1000 Km di diametro mentre
i tornado eccedono raramente i 2 Km.
Ma un tornado, nella sua ristretta fascia di distruzione, scatena venti che
spirano a oltre 500 Km/h (molto superiori ai 300 Km/h dei venti dei cicloni
tropicali) esercitando sulle superfici colpite pressioni dinamiche dell'ordine
di 1 tonnellata per metro quadrato.
In una tromba d'aria inoltre agiscono altre forze.
Innanzitutto il vento possiede una notevole componente verticale: le correnti
ascensionali raggiungono i 300 Km/h riuscendo a sollevare da terra gli oggetti
più pesanti (automobili, intere case, locomotive, ecc). Si registrano, in
tal senso, episodi incredibili: un tornado nel novembre 1994 ha sollevato
da un deposito 37 trattori con rimorchio facendoli ricadere a oltre un chilometro
di distanza.
Importante è anche la caduta di pressione che accompagna il passaggio di queste
meteore: un vero e proprio crollo barico stimato nell'ordine dei 100 hpa.
Essendo tale diminuzione di pressione repentina, al passaggio dell'imbuto,
le strutture chiuse (case, ecc) si trovano improvvisamente ad avere una pressione
interna molto superiore a quella esterna e letteralmente esplodono. Aprire
una finestra può quindi risultare utile per facilitare il deflusso dell'aria,
ma tale operazione è sconsigliata per il rischio di essere colpiti dalle schegge
dei vetri che si infrangono.
A tutto questo va aggiunto che i tornado si formano all'improvviso, si muovono
molto rapidamente (50-100 Km/h), e sono quasi imprevedibili.
La loro potenza quasi soprannaturale, il loro aspetto, allo stesso tempo suggestivo
e terrificante, e lo spaventoso rombo stridente che li accompagna fanno dei
tornado un vero e proprio prodigio della natura.
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