La natura da spettacolo, quando meno te l'aspetti, anche fuori dalla tua finestra!


A cura di Mauro Giovannoni

A quasi 2 anni dal mio primo tornado ecco la seconda meravigliosa nube a imbuto sviluppatasi proprio fuori della mia finestra!
Da notare la notevole estensione verticale (ancora maggiore all'avvistamento della meteora) e l'arcobaleno direttamente sotto la tromba. In questo stadio il diametro dell'imbuto era veramente impressionante.

"Quale è il "colmo" per un meteorologo? Ma è ovvio! Che gli si formi un tornado (quasi 2) davanti casa!". Questa è la frase che ripetevo fra me e me, quasi incredulo, mentre nell'ottobre del 1998 catturavo le immagini di 2 trombe d'aria in formazione dalle finestre della mia abitazione. 7 anni di studi da autodidatta, 4 anni di mattinate passate nella biblioteca dell'università a spulciare informazioni preziose sulle riviste americane...fotocopie, filmati, ritagli di giornale. Tutto si concretizzava in quella strana nube a forma di cono e in quell'inquietante gorgo di nubi che girava sopra la mia testa.
Davvero non me l'aspettavo! Da ore però verso nord vedevo una formazione cumuliforme con un'incudine allungata all'inverosimile verso Est quasi a scavalcare l'Appennino. Dopo pranzo il cumulonembo si avvicinava ma detto sinceramente era un cumulonembo a cui non avresti dato un soldo: niente pioggia, niente fulmini...nulla. Poi uno strano particolare: ad una certa distanza l'una dall'altra ecco apparire alla base delle nubi delle rotazioni. "Credo" diceva mia madre "credo che dovresti prendere la telecamera". L'ho fatto quasi controvoglia (come tutte le cose che ti dice di fare tua madre), mi sono affacciato, uno sguardo a sinistra verso il mare...nulla, uno sguardo a destra...una tromba d'aria! Cambio veloce di finestra ed ecco che riprendevo con la mano un pochino tremante il "mio" tornado (grazie mamma!). Intanto il roteare delle nubi sulla perpendicolare del palazzo si faceva inquietante: gli oggetti leggeri cominciavano a volare verso il cielo...non sapevo dove puntare la telecamera. Dopo pochi minuti tutto finito, ma dentro una grande soddisfazione. Subito dopo con un amico di corsa a stampare immagini, di corsa alla Repubblica, al Messaggero, al Tempo a cercare qualcuno a cui interessassero. Magari se ci fossero state delle vittime le avrebbero pubblicate...il giornalismo è anche selezione!

Veniamo al 2000. Chi avrebbe pensato di vedere una nube a imbuto ancora più grande proprio nello stesso punto (o quasi) nemmeno a distanza di 2 anni?
Cliccare sulla foto per vederla ingrandita.

Eppure di nuovo un avvistamento. Era una calda giornata di fine estate il 4 settembre. Questa volta ero più attrezzato: avevo un treppiede e la fotocamera pronta con batterie e rullino. Ero appena tornato dalle vacanze e, molto indaffarato e un po' stanco, non seguivo minimamente la situazione meteo. Però quel giorno notavo dell'instabilità e avevo deciso di caricare le batterie della telecamera e alloggiarla (con la cassetta inserita) sul treppiede. Ad un tratto, verso le 18 o 18.30, mi sono affacciato distrattamente alla finestra.
Uno spettacolo veramente incredibile! Una colonna bianca veramente enorme scendeva da un grande cumulonembo credo ad una distanza di 4-5 km. Quando l'ho avvistata era sollevata dal terreno per 1/4 della sua intera lunghezza e potevo distingure nettamente la rotazione rapidissima.
Cliccare sulle foto per vederle ingrandite.

L'imbuto scivolava silenzioso sulla campagna fra Mentana, Monterotondo e Palombara Sabina. Si muoveva velocemente da SW verso NE proprio come un tornado classico. Quando ho cominciato a riprendere già alcune persone nel giardino sottostante avevano la macchina fotografica in mano. Forse il fenomeno aveva avuto inizio molto prima del mio avvistamento. Uno splendido arcobaleno si era formato in seno ad un raggio di sole che entrava obliquo alla base del cumulonembo, proprio in corrispondenza del cono bianco.

Un altro particolare molto interessante erano 2 rotazioni che si sviluppavano contemporaneamente lungo una direttrice WSW-ENE. Una, ampia e ben visibile nella foto qui sopra a sinistra dell'imbuto ormai molto contratto, mostrava al suo interno una serie di mamma quasi sferoidali sviluppati a bassissima quota. Una seconda rotazione era presente ancora più a sinistra e sviluppava periodicamente degli imbuti molto disordinati ma in rapida rotazione. Davvero un grande spettacolo!

In quest'ultima immagine si scorge (nell'ombra del cumulonembo) l'imbuto in decadimento ormai molto fine. L'attività elettrica era presente ma molto scarsa durante tutta la durata del fenomeno (circa 10-15 minuti). Sembra che la tromba non abbia toccato terra o almeno non abbia provocato danni. Ho fatto personalmente un sopralluogo e non ho visto danni rilevanti: tranne gli effetti di una precipitazione molto abbondante accompagnata da forti raffiche di vento nella zona di Palombara.

Questa immagine radar è stata ripresa 3 ore prima dell'insorgere del fenomeno. Si notano molti nuclei temporaleschi sulla Toscana ed uno molto potente sulle pianure Emiliane accompagnato da un probabile rovescio di grandine. La notevole estensione verso E delle aree di precipitazione potrebbe far pensare a correnti molto intense nella media troposfera.

Nell'immagine satellitare contemporanea allo sviluppo del vortice si nota il grande numero e l'estensione dei temporali. Le sommità dei temporali appaiono trascinate notevolmente verso Est da forti correnti in quota. La carta si riferisce alle ore 00.00 del 4 settembre. L'instabilità, evidentemente non legata al passaggio di un fronte, è stata determinata con molta probabilità dallo spostamento verso SE dell'area depressionaria presente sul Golfo Ligure. Il campo anticiclonico osservabile a Nord della Francia si è rinforzato durante la giornata espandendosi verso SE.

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