Frequenza dei Cicloni Mediterranei

Di Stefano Nava


Come è possibile osservare dal grafico riportato più sotto la maggiore frequenza dei Cicloni Mediterranei si osserva alla fine dell’estate (mese di settembre). Tuttavia tali fenomeni si possono osservare anche a novembre e gennaio con una certa frequenza, probabilmente a causa dell’inerzia termica del mare che tende a conservare il calore accumulato d’estate e a disperderlo molto lentamente durante l’inverno.

In ogni caso la formazione dei TLC è possibile in tutto il periodo che va da maggio a febbraio e dipende molto dalla temperatura del mare e dalla situazione meteorologica a scala sinottica.

Il grafico mostra la maggior frequenza dei TLC nel periodo che va dal 1945 al 2001 (12 eventi).


La scala Saffir-Simpson


La scala di Saffir-Simpson è una scala che va da 1 a 5 basata sulla forza del vento dell'uragano ed è normalmente adoperata a livello internazionale per la classificazione dei cicloni tropicali. La stessa scala si può usare per la classificazione dei TLC o Cicloni Mediterranei. La velocità del vento è il fattore di discriminazione nella scala e si basa sulla media di un minuto.

E' ovvio che per i TLC difficilmente si potranno raggiungere intensità di 3, 4 o 5 dato che l'energia fornita dal mar Mediterraneo (che è un mare temperato) è molto minore di quella dell'oceano Atlantico o Pacifico.

Classe Uno
Venti tra 118-152 km/h. Nessun danneggiamento reale delle strutture di costruzione. Il danneggiamento è soprattutto per le navi non ancorate e gli alberi mobili. Un certo danneggiamento si ha anche per i segnali stradali malcostruiti. Inoltre è possibile avere un'inondazione del litorale. Onde tra 1,2 e 1,6 metri. Pressione superiore a 980 hPa. Danni minimi.

Classe Due
Venti tra 153-176 km/h. Asportazione di tetti e danni alle finestre delle costruzioni. Danneggiamento degli alberi con alcuni alberi divelti. Danneggiamento considerevole delle sedi mobili, dei segnali malcostruiti e dei pilastri. Inondazione dei litorali marittimi. Rottura degli ormeggi delle barche. Onde tra 1,7 e 2,5 metri. Pressione tra 965-980 hPa. Danni moderati.

Classe Tre
Venti tra 177-208 km/h. Un certo danneggiamento strutturale di piccole residenze e di costruzioni. Danneggiamento degli alberi con alberi divelti. L'inondazione vicino al litorale distrugge le strutture più piccole. Onde tra 2,6 e 3,7 metri. Pressione tra 945 e 964 hPa. Danni Intensi.

Classe Quattro
Venti tra 209-248 km/h. Gli arbusti, gli alberi e tutti i segnali stradali vengono divelti. Danni alle piccole e medie residenze. Danni a porte e finestre. Danni ai piani inferiori delle strutture vicino alle fondamenta. Onde tra 3,8 e 5,4 metri. Pressione tra 920 e 944 hPa. Danni estremi.

Classe Cinque
Venti superiori ai 248 km/h. Danni ingenti ai tetti di molte residenze e fabbricati industriali. Danni ingenti anche alle residenze piccole e medie che possono essere divelte. Tutti gli arbusti, alberi e segnali stradali sono completamente divelti. Onde superiori a 5,4 metri. Pressione inferiore a 920 hPa. Danni catastrofici.