I vostri racconti

A cura di Mauro Giovannoni

In questa pagina potete inserire le vostre esperienze ed impressioni (inviatele a tornadoit@libero.it) riguardanti incontri diretti o indiretti con tornado, trombe marine o altri fenomeni atmosferici violenti. Nella vostra e-mail chiedete esplicitamente di inserire la vostra testimonianza, così come l'avete scritta, in questo spazio. Verranno solamente corretti eventuali errori di battitura ma non verrà inserito alcun commento.


CIAO, MI CHIAMO EDOARDO, SONO UN BAMBINO DI 8 ANNI E VOGLIO RACCONTARVI LA MIA PRIMA ESPERIENZIA DI FRONTE A UN TORNADO.
ERA IL 21 AGOSTO 2004 MI TROVAVO IN VACANZA A CATTOLICA, MENTRE FACEVO IL BAGNO IN PISCINA CON LA MIA FAMIGLIA HO NOTATO CHE IL CIELO
STAVA DIVENTANDO MOLTO SCURO E MI ACCORSI CHE SI STAVA ALZANDO UN LEGGERO VENTO.
DOPO CIRCA 15 MINUTI VIDI UN GROSSO VORTICE IN LONTANANZA, CHE SI AVVICINAVA NELLA NOSTRA DIREZIONE E INPROVVISAMENTE CI TRAVOLSE.
SI CREARONO DELLE ONDE IN PISCINA E VIDI MIA MAMMA CHE INSIEME AD ALTRE PERSONE CERCAVANO DI TENERE FERMI GLI OMBRELLONI, MA NON CI RIUSCIRONO, IL VENTO ERA TROPPO FORTE E RIBALTO' ANCHE I LETTINI DA SOLE E LA GENTE SCAPPAVA TERRORIZZATA.
MI RESI SUBITO CONTO CHE ERO DI FRONTE A QUALCOSA CHE NON AVEVO MAI VISTO PRIMA E USCII SUBITO DALLA PISCINA TERRORIZZATO, MENTRE MIO FRATELLO LORENZO ERA RIMASTO IN ACQUA E SEMBRAVA CHE SI DIVERTISSE ANCHE MOLTO : NON SI RENDEVA CONTO DI QUELLO CHE SUCCEDEVA. SCAPPAI SUBITO IN ALBERGO CON MIA MAMMA, MENTRE MIO BABBO ANDAVA A PRENDERE MIO FRATELLO.
IL TORNADO SPACCO' ANCHE LE PORTE DELL'ALBERGO ,MOLTE PERSONE PIANGEVANO, MA FORTUNATAMENTE NESSUNO SI FECE MALE.
DAL QUEL GIORNO TUTTE LE VOLTE CHE VEDO BRUTTO TEMPO, O VENTO MI SPAVENTO E VADO SUBITO A RIPARARMI IN CASA.

EDOARDO

Inserito l'1 dicembre 2004


Ciao,
non ci crederete, ma in soli 2 anni ho visto ben 3 tornado (bè, una era una tromba marina).
Bene, vi racconto i fatti.
1a volta:
Marina di Donoratico: 16/07/2001
18:03( +o-)
Avevo solo 10 anni, e non immaginavo cosa fosse un tornado. Stavo giocando a carte, quando guardando fuori dal bar del mio bagno, vedo come un piccolo aculeo venir fuori da una nube molto scura. Dissi al mio amico del fatto, e notò anche lui il fenomeno. Lentamente ne spuntarono altri due. Lo abbiamo detto ai nostri, ma ovviamente nessuno credeva. Dopo circa 5 minuti il fenomeno si ripresenta, ma l'aculeo scende velocemente verso il mare, e tutti notano la tromba marina. Nonostante fosse lontana circa 8/9 km, tutti si impauriscono, vedendo la tromba marina acquistare potenza. Dura circa 15 minuti, ed io, vista la considerevole larghezza ( circa 100/150m), direi che era un bell'F2. questo fatto fu comunque il più tranquillo.

2° episodio
Ancora Marina di Donoratico: 31/07/2003
Le condizioni erano pressochè paurose. Il cielo era scuro come la pece. Tutto ad un tratto si alza una colonna di sabbia impressionante a circa 200/250 m dal mio bagno. la visibilità era fotemente inibita. Eravamo presi dal panico. Entrammo nel bar. Decidemmo di CORRERE verso casa, che è a due passi. Il mostro era invisibile, poichè la colonna di sabbia era molto intensa, ma stimerei un F1, quasi F2. Corsi a casa. Vedevo dalla mia finestra il gigante. Era di un colore molto scuro, ma era statico. A tratti stava sulla spiaggia, ed ad altri entrava un pò in acqua. La tempesta si placa. La mia 2a avventura finisce qui.


3°incontro: peccioli, (pisa; uno degli ultimi di agosto)
Ero andato in piscina, con una amica della mia mamma, anche se eravamo in pò titubanti, vista la presenza di imponenti cb congestus. Comunque passarono le ore, e verso le 18, prprio quando ero lì al bar a prendere un hamburger, inizia a piovere. A pochi km, c'era un nuvolone molto scuro. Ora che sono più erudito so per certo che era una supercella. Da li vidi 2 o 3 funnel cloud, che si esaurirono subito. Ci mettemmo sotto un gazebo. Iniziò a grandinare, roba grossa 2-3 cm. Il vento iniziava ad aumentare paurosamente. Notai un funnel in rapida evoluzione, a circa 200m da noi. Il vento era pazzesco: forse era a 130-140 km/h. Ed ecco con il suo "brutto muso" il mostro che tocca terra. Fece un suono stranissimo, come se pasasse un jet ad alta velocità. Il custode ci fece entrare sotto le tribune del campo da calcio, a pochi metri dalla piscina. finalmente eravamo al sicuro. dopo 15 min era tutto finito. La macchina aveva uno specchietto piegato dalla forza del vento, e gli alberi erano rimasti piegati; mi ricorderò quel giorno per tutta la vita.
Appena vedo altri tornado vi mando un e-mail.
ciao, Diego

Inserito il 24 ottobre 2004


Salve a tutti, il 20 ottobre vi è arrivato un msg da un ragazzo che si chiama Vassili. Beh io sono la sua fidanzata e l' estate scorsa abbiamo avuto un' esperienza molto eccitante per lui, meno per me. Tutto inizia durante una mattina apparentemente serena (le previsioni erano pessimiste ma tanto non ci azzeccano mai!!!!) sicchè decidiamo di andare al mare sul Romito (vicino a Livorno). Siccome ho una fifa pazzesca dei temporali, quando è brutto tempo, sto sempre all'erta e riesco a sentire i tuoni anche quando sono molto lontani da noi. Ed è proprio quello che ci stava accadendo: dei nuvoloni (cumuli enormi) neri si stavano dirigendo, guarda caso verso di noi. Io subito ho intimato a Vassy di andare via, ma lui nemmeno mi ascoltava da quanto era contento. Ad un certo punto inizia a piovere. Tutti iniziano a scappare (tranne noi ovviamente), ma quando la pioggia era insistente, e il temporale, con tanto di fulmini, sopra di noi, beh finalmente siamo andati via. Ora, siccome per scendere al mare bisogna improvvisarsi scalatori di K2, vi lascio immaginare cosa voglia dire arrampicarsi come stambecchi su una roccia dove non c'è un appiglio nemmeno a pagarlo, durante una tempesta. Finalmente arrivati in strada le cose sono peggiorate ulteriormente. I nuvoloni che erano sopra di noi stavano iniziando una "danza" circolare su se stessi e c'era un forte risucchio dell'aria, mentre dal mare si stava alzando tutta l'acqua a mo' di spirale. Dallo shock che mi sono presa nel vedere che si stava formando una tromba d'aria su di noi, mi ricordo che c'era uno scemo che stava gridando " Si dai formati su di noi!!!!!"(chi sarà mai stato!!!!!!). Per concludere il mini - tornado non si è formato per fortuna mia, perché c'erano le montagne, ma se disgraziatamente il famoso imbuto fosse sceso sulla terra, io non so proprio che fine avremmo fatto.
Sara

Inserito il 24 ottobre 2004



Salve a tutti, mi chiamo Vassili e sono un appassionato di tornado.
Durante una vacanza d'estate a Cecina (vicino Livorno) del 2002, avvertii improvvisamente un vento forte da w; la cosa preoccupante era il caldo afoso che si sviluppò in soli 10 min.
Immediatamente mi recai sulla spiaggia per vedere le condizioni del cielo........COMPLETAMENTE CHIARO, tranne una lunghissima e spessa nube di color nero carbone che avanzava verso di noi, grazie alla forza del vento. Dopo circa 20 min ecco che dalla nube "esce" il famoso inbuto, a prima vista molto fine ma altissimo a circa 20 miglia dalla costa, probabilmente un buon F2. Successivamente il vento "spaccò" l'imbuto formandone un altro....ebbene si......2 tornado vicini fra di loro. Dopo circa 5 min si dissolsero. Essendo stati 2 tornado marini, fortunatamente non ci furono danni e lasciarono solo esclusivamente il loro fascino misterioso.

Inserito il 20 ottobre 2004

Ciao a tutti sono Marco e scrivo dalla provincia di Verona... avevo già contribuito con un racconto sulla tempesta del 21 settembre 2001 e ora vorrei raccontare un altro evento che è avvenuto non molto tempo fa soprattutto nella provincia di Verona, ma ancheun po´ in tutto il Veneto. Il 15 settembre di quest´anno si era previsto un´ondata di aria fredda di provenienza russa che avrebbe portato molti temporali anche di forte entità su gran parte del nord. Eppure, non ero molto convinto che questo potesse avvenire, data la temperatura massima che segnò 23.4° verso le 16.00 del pomeriggio. Andai a letto abbastanza presto (la temperatura verso le 22.00 era ancora superiore ai 20°), stranamente senza pensare a quello che poteva avvenire, tanta era la stanchezza (quest´anno frequento la 1° superiore a Villafranca di Verona, un paese limitrofo al mio paese Dossobuono, che dista 5-6 km ). Ma verso le 4.00 di mattina, precisamente alle 3.59 (non per essere pignolo, solamente che tutto il paese, circa 7000 persone, si è svegliato guardando l´orologio, cercando di capire cosa stava succedendo fuori dalle mura di casa propria) si scatena quello che poche volte avevo visto in vita mia... quando i potenti tuoni mi svegliarono, sentii subito dalle tapparelle abbassate, i fischi del vento, che sicuramente in quei minuti superava abbondantemente i 100 km/h... poi subito dopo, IL PANICO... la leggera pioggia che cadeva da qualche secondo, si trasformò in chicchi di grandine che arrivavano a toccare anche i 4-5 cm!!!... e, con il vento che toccava quelle velocità, il rumore era PRATICAMENTE ASSORDANTE... NON AVEVO MAI SENTITO UN FRASTUONO SIMILE...Addirittura il rumore svegliò tutta la famiglia che, nel frattempo, si era spostata verso le finestre della sala per vedere quello che stava succedendo fuori... uno strato di ghiaccio di almeno 4-5 cm aveva coperto tutto in meno di 30 secondi dopo l´inizio di quello spaventoso bombardamento. Tutto durò circa 15 minuti, sempre con l´accompagnamento della grandine, che era diminuita d´intensità. Poi tutti di nuovo a letto aspettando la mattina.
Non credevo di trovare un "disastro simile" al di fuori della porta (da notare che nell´uscio c´erano almeno 5 cm di acqua se non di più!!): sulla scala un tappeto di fiori e foglie letteralmente strappate e sminuzzate dalla furiosa grandinata, miste a pezzi di vetro delle lampade esterne di casa mia, completamente in frantumi (quando sono uscito, verso le 7.00 del mattino, ancora chicchi di 3-4 cm si trovavano al suolo). Nell´orto di mio nonno non era rimasto praticamente niente, tutto era stato spazzato via, persino le protezioni in plastica che coprivano le colture avevano buchi di 6-7 cm di diametro!! Per andare alla stazione, dove prendo il treno per andare a scuola, rimasi quasi sconvolto da quello che aveva fatto questo fortunale. La strada era un lago, molte auto danneggiate dalla grandine trasportata a 100km/h dal vento, erano parcheggiate ai lati delle strade (da casa mia alla stazione ci sono circa 700 metri). Alcune vetrine sono state frantumate dalla forza devastatrice di questo fenomeno strabiliante della natura, alberi caduti qua e là per il paese, foglie strappate dagli alberi dappertutto, cassonetti rovesciati dalla furia del vento, tetti e tegole gravemente danneggiati e tapparelle irreparabili a causa dei buchi provocati su di esse. Pensare che tutto questo e successo in meno di 30 secondi che furono di panico e timore per tutti, soprattutto per quelli che avevano la macchina fuori sotto quell´uragano! A Villafranca la situazione era leggermente migliore, anche se la grandine era ancora presente in grande quantità, anche se la sua misura era decisamente inferiore di quella caduta nel mio paese. Ma danni molto più pesanti si sono verificati anche a Caluri frazione del Villafranchese, San Martino Buon Albergo, ed altri comuni nella zona est della città. Addirittura a Caluri la grandine era grande quasi come pesche ed ha causato danni ingentissimi soprattutto alle colture e ai tetti delle case, messi a dura prova. Per concludere volevo dire che sono rimasto sconcertato: infatti la seconda cosa che feci, dopo aver guardato fuori, fu guardare il calendario che segnava 16 SETTEMBRE 2004. Ssubito pensai: "evidentemente sto ancora dormendo"... e invece no... e questo spiega come l´effetto serra sta cambiando decisamente il clima sulla Terra. Volevo anche segnalare , per chi volesse saperne di più, di ciccare su www.meteoverona.it sulla sezione "meteoreportages" per saperne di più.
Ciao da Marco

Inserito il 19 ottobre 2004


Salve, ho visto che questa pagina http://www.tornadoit.org/lefoto14.htm.
Io vidi quel tornado, ero a San Pancrazio, frazione a nord di Palazzolo
sulla sponda bresciana confinante sempre a nord con Capriolo. Non avendo mai
visto niente di simile non capivamo la dimensione e la distanza, sembrava cioè più piccolo e quindi più vicino... poi capimmo la vera dimensione! Eravamo ad almeno 1 km: era grandissimo.
Ricordo ancora benissimo l'enorme lampo azzurro quando investì e sradicò
il traliccio dell'alta tensione e le reti antigrandine nere lunghe un
centinaio di metri di una serra li vicino che roteavano intorno al cono
insieme a tutto il resto...
Dicono che si dissolse quando si avvicinò alle colline dietro Capriolo in una zona
dove c'è una valletta che porta giù una fredda corrente d'aria verso il
paese, questo me lo disse una persona che abita lì ad un centinaio di metri da dove si dissolse
Saluti
Giulio

Ieri pomeriggio (8 agosto 2004) alle 15.30 circa si è abbattuto sulla costa un tornado che ha causato notevoli danni alla cittadina di Grottammare (AP).
Il fenomeno è iniziato qualche chilometro a nord di Grottammare sul tratto di mare vicino la costa per poi abbattersi sul litorale dove ha danneggiato barche (facendole volare in aria) e stabilimenti balneari. Ha proseguito poi la corsa verso l'interno in direzione sud attraversando la cittadina di Grottammare dove ha sradicato querce secolari, pinete, cassonetti, antenne paraboliche, e scoperchiato tetti e fatto volare una automobile.
E' terminato all'inizio della Valtesino in prossimità della foce del fiume Tesino.
In tutto è durato quasi 10 minuti con a seguire violenti acquazzoni che hanno allagato i sottopassi ferroviari.
Alcune parti di tetti sono catute in pineta e su di un treno di passaggio senza provocare feriti. Una signora è stata ferita da parti di intonaco del tetto scoperchiato. Abbiamo ascoltato un paio di persone che hanno assistito di persona all'accaduto e hanno descritto che vedevano barche e un pò di tutto volare, e nuvole roteare fino a terra.
Noi eravamo in collina a circa 10 Km da Grottammare e abbiamo visto un grosso corpo nuvoloso e di un colore blu scuro scendere sotto il livello collinare e flettere in particolare verso il mare.
Nella parte più nell'entroterra si vedeva un muro di acqua scendere e vento fortissimo nelle valli da nord-est verso sud.


Mi chiamo Delia ho 18 anni e abito a Lecco vicino Como.Vorrei raccontare anche io un'episodio accaduto il 1 o il 2 luglio del 2004. Io ho sempre ammirato lo straordinario fenomeno dei tornado e mi sarebbe piaciuto vederne uno da vicino. E cosi è successo quel pomeriggio.
Ero appena tornata a casa con mia mamma e mia sorella dalla scuola; ero andata a vedere i risultati degli esami di Stato. Per festeggiare la promozione chiamai la mia migliore amica e gli dissi di venire a casa mia. Nel frattempo il cielo piano piano si annuvolava sempre di più ed incominciava ad assumere sfumature tendente al verde e il grigio: si scuriva sempre di più. Non appena la mia amica mise piede dentro casa incominciò ad alzarsi un vento fortissimo e il cielo peggiorava sempre di più. Io, mia mamma e mia sorella ci siamo affrettate per chiudere le tapparelle della casa. (Adesso arriva la mia parte preferita)Io e mia sorella ci siamo dirette verso la finestra dello studio per tirare dentro la tapparella, il vento aumentava progressivamente e, avendo una corporatura minuta e magra, non riuscivo a chiuderla. Cosi mi aiutò anche mia sorella. Entrambe, nell'attimo che stavamo chiudendo, abbiamo visto verso la parte nord le nubi che giravano su se stesse in un punto fisso. Avrei voluto fermarmi di + ad ammirare lo spettacolo, ma la pioggia e il vento erano cosi forti che, prese dalla tensione, abbiamo chiuso e siamo scappate in fretta. Ho consigliato a tutti di stare al centro della casa. Nel frattempo alla mia vicina ,una donna anziana, si è rotta la finestra da quanto il vento era forte. Dopo circa una mezz'oretta tutto è cessato all'improviso. Ancora non potevo credere a cio ke avevo visto, era il mio desiderio + grande. Dopo quell'esperienza credo che qualcuno lassu ci sia davvero. E' stata un'esperienza indimenticabile, mi sarebbe piaciuto vedere la sua formazione, ma in quei momenti la tensione cresce. La sera poi al telegiornale locale parlarono di un nubifragio, ma io sono + ke convinta ke quello era un piccolo tornado, secondo me dai danni causati era un F 0; il giorno dopo scrissero anke i giornali della tempesta e, dopo aver analizzato dettagliatamente il fenomeno, scrissero che era un tornado.
Bè spero che vi sia piaciuta la mia piccola avventura. Per fortuna che eravamo in casa e che la mia amica era arrivata da me in tempo: anke se abitiamo molto vicine poteva essere investita in pieno.
GRAZIE MILLE PER AVER LETTO IL MIO RACCONTO
UN GRANDE CIAO DA
DELIA



Ero a Briga Novarese in prov. di Novara, era una giornata stupenda nel mese di Giugno, verso le 14,00 del pomeriggio ho notato nel cielo azzurro senza neanche una nuvola un nuvolone scurissimo quasi nero che si avvicinava velocemente, era una giornata caldissima ma mentre si avvicinava quel nuvolone arrivò un vento leggero ma freddissimo; man mano che si avvicinava la nuvola diventava sempre più forte, tutto questo nel giro di 5 o 6 minuti. In un attimo il cielo è diventato tutto scuro sembrava quasi che stesse diventando notte, e poi l'inferno un vento cosi forte che non si poteva stare fuori altrimenti ti portava via, pioveva in orizzontale e gli alberi sembravano impazziti.
Un' ape car in un parcheggio si è ribaltata 2 o 3 volte andando poi a sbattere contro un automobile, un albero di circa 12 metri è stato strappato via dal vento e quelli che non si strappavano con tutte le radici si spezzavano, ho visto un bosco completamente abbattuto e i tetti delle case completamente scoperchiati. Ho 33 anni e non avevo mai visto niente di simile se non in televisione.
Antimo


Salve! Mi chiamo Mario ho 14 anni e abito a Velletri in provincia di Roma. Spesso sento parlare di tornado che si abbattono in Italia... e io un giorno ne ho visto uno... Non ricordo bene che giorno; mi ricordo solo settembre 1997 e che avevo 8 anni.
Stavo tornando da scuola con mio padre. Mentre eravamo in macchina mi sembrò di vedere una grossa nube di fumo come se fosse un incendio... e lo dissi a mio padre. Papa' rimase scioccato e mi rispose: guarda che non era un incendio ma una tromba d'aria. Arrivati a casa di corsa salii sul balcone per vedere bene e questa tromba d'aria, di dimensioni non molto grandi, alzava moltissimi detriti a 13 km di distanza... mentre da noi non si muoveva una foglia... alla fine, dopo aver attraversato tutte le montagne, svani' di colpo! Di solito si sente parlare di una tromba d'aria in tv o su internet come avete fatto tutti voi, ma non capisco perche' di questa che dico io nessuno ha mai parlato. .Nessuno a chiunque io chieda l'ha mai vista (mi sembra strano che l'abbia vista solo io). Per favore in qualche modo mi potete aiutare ?


VORREI RENDERVI PARTECIPI DI UN EVENTO DI CUI SONO STATO TESTIMONE NEL SETTEMBRE DEL 96 A FANO (PU).
MI CHIAMO FLAVIO PETTI, SONO UN APPASSIONATO DI METEREOLOGIA E HO 21 ANNI.
QUEL GIORNO SULLA CITTA' SI ABBATTE' UN TEMPORALE DI MEDIA ENTITA' ;NULLA DI SENSAZIONALE.
FINITO IL TEMPORALE, PERO', NOTAI DEGLI STRANI CAMBIAMENTI: IL CIELO SI RASSERENO' E COMINCIARONO A GIUNGERE DA NORD DELLE NUVOLE BASSE, MOLTO VELOCI, CONTEMPORANEAMENTE, SEMPRE VERSO NORD, IL CIELO SI FACEVA PLUMBEO.
AD UN TRATTO VIDI CHE UNA PORZIONE DI CIELO PLUMBEO, VERSO PESARO, SI FACEVA GIALLO,MA IN UNA ZONA BEN DEFINITA, E CHE DEI FRACTOCUMULI SI MUOVEVANO VELOCEMENTE VERSO EST E OVEST CON UN MOVIMENTO ROTATORIO.
COMINCIAI A SENTIRE IN LONTANANZA UNO STRANO RUMORE, COME QUELLO DI UN AEREO, CHE MAN MANO SI AVVICINAVA. ISTINTIVAMENTE MI CHIUSI IN CAMERA E IN QUEL MOMENTO, SI SCATENO' IL
PUTIFERIO. IL TUTTO DURO' QUALCHE SECONDO, POI IL CIELO SI RASSERENO' NUOVAMENTE.
FINITO IL TUTTO PRESI LA BICI E FECI UN GIRO PER VERIFICARE I DANNI E NOTAI CHE ALMENO IL 50% DEGLI ALBERI ERANO FINITI GIU', IN MEZZO ALLE STRADE, OLTRE A PARZIALI SCOPERCHIAMENTI DI CASE E CAMINI VOLATI VIA.
NOTARE CHE TALI DANNI ERANO PRESENTI PER UN RAGGIO DI ALMENO 3 KM,COSA CHE MI HA STUPITO ALQUANTO, DAL MOMENTO CHE TALI FENOMENI AGISCONO SOLITAMENTE SU PICCOLA SCALA.
QUELLO STESSO GIORNO A PESARO CI FURONO DEI FERITI, VOLATI VIA CON I LORO MOTORINI E PARECCHI DANNI.
LA COSA STRANA E' CHE NON VIDI L' IMBUTO BENSI' UNA PORZIONE DI CELO COLOR SABBIA, MOLTO LARGA,IN CONTRASTO CON LE NUVOLE PLUMBEE CIRCOSTANTI.
TUTTO CIO' ANTICIPO' DI QUALCHE GIORNO UN VIOLENTO NUBIFRAGIO CHE SI ABBATTE' TRA CATTOLICA E SENIGALLIA.
VI SAREI LIETO SE MI DESTE MAGGIORI INFORMAZIONI SULL' EVENTO.

DISTINTI SALUTI.


Erano circa le 15 del pomeriggio quando da nord (direzione Gran Sasso) imponenti nubi torreggianti scurissime si accostano alla città e si alza un vento piuttosto teso che non lascia presagre nulla di buono. Già dalla mattinata si erano sviluppati enormi cumuli attorno al bordo delle montagne circostanti. La giornata era particolarmente calda.
Decido così di prendere riparo nel castello cinquecentesco. Passa poco più di mezz'ora ed ecco che da nord quelle nubi scurissime sono alle porte della città. Ma c'è di più! Il cielo ora è nero pesto ed il vento è impetuoso. Ad un certo punto una violentissima raffica fa letteralmente spalancare tutte le finestre del corridoio del castello. Gli alberi fuori sono piegati fino quasi a spezzarsi sotto la violenza del vento. Ecco che ora, come in un cocktail micidiale arriva un violento rovescio di pioggia e grandine a rendere l'atmosfera ancora più cupa. Il vento è ancora fortissimo con raffiche micidiali.
Non sò quanto sia durato. Credo 10-15 minuti o forse meno (il rovescio invece durò più di mezz'ora), ma ricordo l'intensità delle raffiche di vento erano micidiali, ed il cielo come non l'avevo mai visto.
Alla fine dell'apisodio quello che trovai fuori era una distesa di rami e foglie e detriti e una città mezza allagata!

Emiliano Rossi.


Ciao a tutti mi chiamo Emanuele e vorrei raccontare quello che è successo nelle vicinanze di Foggia (dove abito) il 24/05/03. Era una mattina poco nuvolosa la temperatura era sui 24-25 gradi e soffiava un debole scirocco. Verso le 11.00 il cielo si fece più scuro e iniziò una debole pioggerellina con qualche tuono in lontananza. Io pensavo che si trattasse di un altro debole temporale infatti verso le 12.30 usci' un timido sole. Solo verso le 12.45 iniziò il peggio. Prima di tutto vidi che grossi cb si muovevano verso il mare con uno sfondo di cielo blu verdino io avevo capito che stava succedendo qualcosa.A un certo punto questi cb iniziarono a roteare su se stessi sempre più forte finchè discese una grossa nube a forma di imbuto di un grigio inquietante. Questo fenomeno durò per circa 15 minuti lasciandosi alle spalle tantissimi detriti tra cui alcune roulotte scagliate a circa 300 metri; un'altra cosa è che tutta la notte tuonò e lampò. Insomma questa esperienza e stata in un primo momento brutta ma in un secondo bellissima perchè io non avevo mai visto un tornado in vita mia.

Emanuele


Mi chiamo Marco, ho 13 anni e vengo dalla provincia di Verona.
Vorrei raccontarvi quello che è accaduto il 21 settembre 2001... già dalla mattina il tempo non era dei migliori, circa 23 gradi ma che sembravano molti di più con l'umidità presente nell'aria.
Nel pomeriggio abbiamo deciso di andare a fare una passeggiata nei pressi di Villafranca. Ad un certo punto il cielo cominciò ad oscurarsi mentre la temperatura era di 29 gradi con un umidità pazzesca...me lo sentivo che stava per capitare qualcosa di grosso... Con i miei genitori abbastanza preoccupati abbiamo deciso di andare a cenare dai miei nonni (visto che non abitavano molto lontano da lì...). Siamo saliti in macchina e subito fuori il paese notai che il cielo cominciava a venire verde e che una colonna nera iniziava a scendere dalle nubi... non riuscivo a crederci che un tornado avesse toccato il suolo a pochi chilometri da noi... in fretta e furia abbiamo raggiunto la casa dei nonni e ci siamo barricati in casa. Ma dalla fretta ci eravamo dimenticati di mettere la macchia nel garage ma ormai era troppo tardi...il vento cominciò a soffiare ad una velocità di 220 km all'ora, con grandine grande come noci e pioggia fortissima!!!
Tutto questo durò circa 40 minuti che furono di panico per i miei due fratelli terrorizzati da quel frastuono assordante proveniente da fuori (forse la grandine e la pioggia che battevano violentemente sul tetto)
Ma lo stupore venne quando siamo usciti fuori nel cortile: la furia del tornado aveva sradicato un grande noce che è caduto proprio sulla nostra auto danneggiandola (il parabrezza era tutto ammaccato da un ramo dell'albero, i vetri erano in parte crepati, i fanali erano letteralmente in frantumi e si notavano diverse ammaccature provocate dalla grandine sulla carrozzeria), il garage costruito con delle vecchie lamiere era parzialmente volato via e contro la porta d'entrata della casa c'erano 30cm di grandine...!!!
nel nostro paese non era meglio: molte strade erano impraticabili per la caduta di alberi, tegole e lampioni divelti... arrivati a casa abbiamo notato che le tapparelle erano tutte forate dalla grandine e sul tetto mancavano molte tegole portate via dal vento. Molti agricoltori ci hanno detto che almeno tre quarti dei loro campi di pesche o di granturco erano andati persi ed ancora oggi si vedono i segni di quella "tempesta" che ha lasciato sul suo percorso in quella tremenda sera del 21 settembre 2001.
Distinti saluti.

Marco


Sono rimasto alquanto impressionato dall'evento. Era la prima volta che vedevo una tromba d'aria.
In questa estate torrida, per rinfrescarmi almeno psicologicamente, avevo consultato alcuni siti internet su fenomeni metereologici, temporali ecc. Senza farmi passare per esperto, imparai quali erano i segni premonitori di una tromba d'aria. Ravvisandoli e riconoscendoli tra le nuvole, decisi di seguire la possibile evoluzione. Io mi trovavo nella zona est di Novara (quartiere S.Agabio, se dice qualcosa...).
La giornata era stata caratterizzata dal continuo passaggio di nuvoloni alternati a schiarite, e ci si asperrava qualche scroscio violento. Poco dopo le 15 inizio' una pioggia non particolarmente violenta da uno dei tanti nuvoloni (direi, con beneficio d'inventario, che non si trattava di un cb incus, se ho appreso la terminologia, date le ridotte dimensioni che lasciavano intravedere al lati zone libere da nubi).
All'inizio, insieme alla pioggia, cadde anche poca grandine e piccola (chicchi sotto il cm). La pioggia prosegui' ancora per una decina di minuti (era una pioggia che non avrebbe scoraggiato ad attraversare la strada senza ombrello, se rendo l'idea) e quindi il margine della nube mi oltrepasso', restituendo una nuvolosita' leggera, tipo cirri, con altri nuvoloni qui e la', che non riuscivo a classificare se cb calvus o congesti (non vedevo la cima se era ghiacciata o no, ne' c'erano fulmini evidenti). Vento assente.Verso est il temporalino in allontanamento si mostrava come nuvolone nero nel quale non riconoscevo nessuna delle formazioni di cui avevo letto (lowering ecc.), ne' tracce di incus.
Notai pero', in basso, alcuni fractocumuli in rapido movimento. Mentre qualcuno sembrava spostarsi lateralmente (verso nord) un altro paio stavano ruotando. Continuai ad osservare per confermarmi il fenomeno. La rotazione era sempre piu' evidente. I due fracto si avvicinavano sempre di piu' fino a
formare l'imbuto, che rimase con il profilo di un triangolo equilatero per alcuni minuti, spostandosi un po' a destra e a sinistra. Infine abbastanza imporovvisamente, si formo' la tromba che' si allungo' in pochi secondi; e dopo pochi secondi ancora si videro i detriti sollevati dal suolo dei danni che stava facendo (osservavo da un secondo piano, ma alberi e capannoni mi impedivano di vedere il punto in cui la tromba toccava il suolo). Il vortice si dissolse e riformo' due-tre volte, per poi sparire definitivamente.
Saputo, in seguito, dove l'evento aveva fatto i danni, posso dire che l'ho osservato da una distanza di 1-2 km, e forse i movimenti iniziali dei fractocumuli a non molto di piu' di un centinaio di metri.


Mi chiamo Valerio, ho 20 anni e sono sempre stato affascinato dai fenomeni temporaleschi.
Vengo subito alla mia curiosità: il giorno 20/05/2003 alle ore 18.30 circa, ho avvistato una tromba marina (segnalata anche nel vostro sito, ma non da me) a Sestri Levante, in prov. di Genova.
Sono rimasto in spiaggia a ammirare questo splendido fenomeno e, "armato" di macchina fotografica, ho scattato una foto.
La foto in allegato rappresenta i miei dubbi: infatti non ho fotografato la tromba marina perchè era troppo distante per essere ben visibile nella fotografia (...macchina fotografica da "quattro soldi"), ma qualcosa di strano che stava accadendo sopra la mia testa!
Quello che vorrei sapere è se ho fotografato il formarsi di un tornado oppure no. In seguito esso non si è manifestato e mi piacerebbe sapere il perchè.
Grazie mille.
Distinti saluti.
Valerio

Ed eccolo in tutta la sua inquietante spettacolarità il ciclone del tornado fotografato da Valerio. Questo fenomeno precede la discesa della nube a imbuto. Non va confuso con il mesociclone e la sua nube a parete. Il ciclone del tornado infatti è più piccolo e, di solito, si affianca al mesociclone.
I motivi per cui la tromba d'aria non è discesa fino a terra possono essere molti. Viste le gocce sulla fotocamera e l'aspetto delle nubi, potrebbe ipotizzarsi una distruzione del vortice da parte di aria fredda in discesa.
Mauro Giovannoni


Avevo poco piu' di 8 anni in quella tremenda serata di settembre, ed ero seduto sui scalini dell'ingresso dell' hotel dei miei genitori sito in Ca' di Valle (8 km dal camping).
Da poco erano passate le 21 dell' 11 settembre quando il tempo si era messo a cambiare. Molto meno di un normale "avviso" di temporale avevo notato quella sera a Ca' di Valle, tanto che per l'appunto stavo al di fuori dell' albergo da solo nonostante i continui avvisi di mia madre in caso di temporale... .Ricordo anche che dopo qualche tuono in lontananza e dopo qualche goccia di pioggia, il cielo si era improvvisamente rasserenato lasciando cosi' spazio ad una stellata brillante per l'effetto forse del vento in quota. Ero ancora li seduto, nell' attesa che mia madre finisse di lavorare per andare a letto, quando una sirena interruppe quel strano silenzio serale. Era un'ambulanza, che da Jesolo, dove ha sede l'ospedale piu' vicino, andava velocemente verso Ca' Savio. Dopo un minuto, ne passo' un'altra e poi un'altra ancora. Mi alzai subito, ed andai a dirlo a mia madre. Capimmo che era successo qualcosa di grave, e collegammo subito il temporale di mezz'ora prima col fatto che potesse aver colpito la zona di Punta Sabbioni. Tale pensiero venne spontaneo perche' erano estati in cui i temporali non passano senza lasciare il segno. L'unica cosa strana era il fatto di essere in settembre e quindi consideravamo tali temporali meno intensi di quelli di luglio o di agosto.
Alllorche' arrivo' un amico di famiglia, e ci disse che Ca' Savio era stata colpita da una tromba d'aria ma niente di piu'. Mio padre, allora, decise di andare a vedere di persona, e con lui anch'io. Ambulanze che andavano e ambulanze che tornavano di fretta, fu un'incessante corsa che duro' poi anche per tutta la notte. Arrivammo a Ca' Savio e non si capiva bene niente. Parcheggiata quindi l'auto, proseguimmo a piedi verso la strada che porta al mare e lì cominciammo a capire le vere dimensioni del dramma. Vidi cose che non avrei e non vorrei mai vedere; c'erano persone che avevano dei rami d'albero conficcati nel corpo e che venivano caricati su auto di tipo familiare perche' purtroppo le ambulanze non bastavano nonostante siano arrivate pure quelle da altri ospedali lontani dal posto dell'accaduto. Vedevo molta gente che soccorreva e che cercavano di fare del loro meglio in condizioni assurde, la corrente elettrica era interrotta , quindi si operava al buio o con l'aiuto di semplici torce elettriche, c'erano platani gigantesci che impedivano il passaggio per i soccorsi c'erano rami vestiti ormai stracci e calcinacci dappertutto. Una pizzeria che sta a pochi metri dal campeggio era diventata una specie di centro soccorso e la gente veniva portata la', nell'attesa di essere ricoverata con qualche mezzo. Persone che urlavano, persone che cercavano i propri cari, persone,che andavano avanti e indietro, scioccati dall' accaduto. Vicino a quel che rimaneva del camping Ca' Savio, c'era gente che raccontava il fatto, persone che dicevano che si erano salvate per miracolo, persone che dicevano che il camping non esisteva piu' ,non ci sono piu' le auto dei turisti, le carovan, le roulotte ,e addirittura i prefabbricati in cemento (bungalow) spariti!!
Nel ritornare a casa, anche per non intralciare i soccoritori nel loro preziozo quanto sconvolgente lavoro, ci accorgemmo che le ambulanze portavano targhe strane; targhe che che ci fecero capire che una buona parte del Veneto era impegnato in una corsa contro il tempo.
La vera dimensione del dramma si capi' solamente alle prime luci dell'alba: le auto sparite, (mercedes, audi , carovan, roulotte) vennero avvistate in mare, a circa 500 mt. dal campeggio stesso. Qualcuno é stato trovato conficcato nei rami dei rari alberi rimasti in piedi, qualcuno sotto le macerie del proprio bungalow...........
Si, di trombe d'aria ne abbiamo viste, abbiamo anche visto quel che fanno ;... MA COME QUESTA.... Era piu' o meno il commento di tutti............
Anche questo mi ha spinto ad "appasionarmi" di "eventi". In questi anni, ho fatto parecchie ricerche su quel Tornado, e ho scoperto che fu classificato come F4 e comunque come il piu' grosso mai abbattutosi in Italia (da Focus).
Ogni tanto mi trovo con persone scampate alla sciagura, persone che quella sera lavoravano in quel camping , persone che hanno veramente piu' cose da dirti ; e vedrai che prossimamente Ti inviero' una Loro testimonianza.
Ti saluto cordialmente...e occhio al tempo !!!!

BEN

Mi chiamo Luigi Quarta, ho 15 anni e vivo a Campi Salentina, in provincia di Lecce. Ieri, giorno 29 giugno 2003, violenti temporali hanno interessato tutto il Salento. Ecco la mia esperienza: Verso le 18.25 stava arrivando da nord-est una nube temporalesca "incudine" con protuberanze mammellonari sulla sua base. Alle 19.50 era buio e mancavano ancora 45 minuti al tramonto. 10 minuti dopo la tempesta (la chiamo tempesta perchè mi piace di più) era sopra di noi ed io ero sul terrazzo a godermi lo spettacolo dei fulmini. Il vento all'ìinizio doveva soffiare ad almeno 70 km/h. Appena iniziarono a cadere le prime gocce di pioggia entrai in casa. La pioggia non era molta all'inizio ma il vento era forte, secondo me almeno 120 km/h. A causa del vento caddero alcuni calcinacci della casa di fronte la mia. Si alzò un polverone e capii che, anche se non si vedeva, c'era una tromba d'aria. La pioggia man mano aumentava. Intanto mi affacciai in giardino e vidi che l'albero di arance era frustato dalle raffiche di vento. I fulmini e i tuoni rumoreggiavano nel cielo e la pioggia cadeva formando grandi pozzanghere e fiumiciattoli che scorrevano davanti al marciapiede. Verso le 20.25 quando tutto finì ci accorgemmo dei danni: le strade erano piene di aghi di pino, due pini uno di media grandezza e un'altro molto grande erano stati sradicati e un'uomo è stato preso in pieno dal tornado mentre era con il sua Ape 50. Il mezzo è stato sollevato e trasportato su un segnale stradale e l'uomo è andato in coma. Anche i paesi circostanti sono stati colpiti dal tornado. A Galatina, durante la festa patronale, sono state sollevate intere file di bancarelle, mentre la provincia di Taranto è stata colpita anche da una grandinata con chicchi grossi come mandarini. Quanto al mio paese non mi stupirei se il tornado che ci ha colpiti fosse stato almeno un F-2 con venti di 220 Km/h. Saluti.


Mi chiamo Paolo sono di Roma ed ho trentasette anni. Quando ero piccolo trascorrevo le vacanze a Rimini con i miei genitori e ricordo che l'agosto 1976 fu molto brutto infatti il 19 "scappammo" letteralmente stufi di tanta pioggia e freddo. Bene era il 3 agosto, erano circa le 22.30 e stavo tornando in albergo con i miei genitori dopo avere trascorso una piacevole serata al Luna Park. Una delle poche serate senza pioggia e freddo.
Mentre eravamo per strada improvvisamente si alzò un vento fortissimo che fece volare tutti i tavolini dei bar, la gente scappava terrorizzata e dei lampi rossi seguiti da boati furiosi hanno cominciato a squarciare il cielo. Nel giro di pochi minuti a tutto questo inferno si è aggiunta una valanga di acqua e grandine come non l'avevo mai vista prima. Fortunatamente riuscimmo a rientrare in albergo anche se zuppi di acqua. Quando giunsi in camera, dopo essermi asciugato, mi godetti uno splendido spettacolo visto che avevo la finestra sul mare e ricordo che una nave che si chiamava DAVID SECONDO e che faceva tutte le sere delle minicrociere lungo la costa non riusciva a rientrare in porto.
Il vento infuriava, la pioggia veniva giù a catinelle ed i tuoni erano assordanti . La cosa pià divertente e che ad ogni tuono si sentivano grida di spavento dalle camere vicine.
Il giorno dopo il tempo era autunnale e la spiaggia era letteralmente devastata.


Buonasera, sono un ragazzo di nome Enrico, abito a Badia Palesine (ROVIGO).
L'esperienza personale che vi sto per raccontare è stata anche menzionata nel Tg nazionale poichè era veramente qualcosa di eccezionale. Era 7 luglio del 2001. Già dalle ore 15:30 si presentavano dei temporali verso ovest (dalla mia zona verso il Lago di Garda). Non avrei mai immaginato che dopo poche ora avrei assistito ad un fenomeno temporalesco ti tale violenza da farmi oggi pensare che sia stato il più forte temporale di tutta la mia vita.
Per tutto il pomeriggio la mia cittadina non era stata colpita da nessuna tempesta.Verso le 22:30 di sera un imponente temporale si ergeva verso la zona ovest (esattamente quella del pomeriggio). I fulmini erano così tanti che provai a contarli:ne contai 67 in un minuto! Ma il "mostro" non accennava a scatenarsi. Rimase esattamente 62 minuti fermo immobile nella stessa posizione (cosa apparentemente impossibile eppure.....), senza raffiche di vento, con un caldo afoso di circa 30 gradi. Alle 23:32 incomincò l'inferno. Ci vollero pochi secondi, (una velocità incredibile, non avevo mai visto dei cambiamenti climatici così rapidi). Il vento si alzò all'inverosimile ma non pioveva ancora. Il tempo di scendere le scale e quando mi affacciai alla porta (ovviamente chiusa ma in vetro in modo da vedere all'esterno) la recinzione di casa mia, che distava a 5 metri dall'uscio, non era più visibile! La potenza del vento era talmente forte che ormai pensavo"ecco ormai mi scoperchia il tetto". Poichè abito in una zona frequentemente colpita da temporali in estate, di nubifragi ne avevo visto molti, ma non come questo, era differente dagli altri. La grandine e il vento, combinati assieme,
formavano all'esterno una nuvola, simile alla nebbia, ma con effetto"idropulitrice". Dopo circa mezzora di inferno uscii dalla casa, fortunatamente ancora intatta (aveva solo divelto qualche tegola), e trovai un'apocalisse. I paletti della recinzione di acciaio che sostengono la rete erano stati storti! Piegati a 90 gradi! (posso garantire che non sono pali poco resistenti). I mie box in alluminio veniciato (appositamente fissati al terreno, poiché mi era gia capitato di trovarli divelti) risultavano sverniciati in parecchi punti, ma non ammaccati per i colpi subiti dalla grandine, risultava assente la vernice proprio per l'effetto "idropulitrice". La mia zona fu bloccata per tutto il giono successivo poiché le strade erano bloccate da alberi divelti. Una particolare cosa che mi impressionò fu quella di trovare gli alberi mancanti della corteccia nel lato da dove proveniva il temporale. Parevano levigati da un falegname. Le colture furono completamente rase al suolo, non rimaneva più nulla, le vigne non avevano piu foglie e i tralci non erano spezzati bensì aperti a metà. Fu uno dei pochi temporali che mi fece veramente impressione e paura. I vecchi della zona raccontano che un fenomeno del genere non accadeva  dal 1956, anno in cui si manifestò una tromba d'aria.

Enrico


Sono Massimiliano dell'Aquila, ho 17 anni e voglio raccontarvi ciò che è accaduto il 31 Agosto 2000 nella mia città. Erano le 17:30 di un pomeriggio caldo e un pò afoso, caratterizzato da annuvolamenti che portavano qualche goccia. A ovest mi accorgo di una cosa stupefacente: si stagliava una nube con una cupola sulla sommità di colore verde oliva!!! Io dico ai miei amici:"Mò vè nà tromba d'aria!" E loro non mi credono. Dopo 5 minuti una folata di vento violentisima spoglia molti alberi delle foglie, subito dopo un'altra della stessa potenza ma di direzione diversa e dopo la terza inizia il finimondo! Pioggia di una violenza incredibile, visibilità nulla, vento di una potenza inaudità. Il tutto dura 30 minuti circa e l'evento si chiude con una forte grandinata. Il vento aveva raggiunto i 110-120 Km/h circa.Il paesaggio è stravolto, rami spezzati d'ovunque, detriti ecc...A pochi chilometri a ovest dell'Aquila questo evento (che non chiamerei tromba d'aria ma secondo me erano dei Downburst, ossia venti discendenti da una supercella) aveva scoperchiato dei tetti di case in via di costruzione! Nel centro città grossi alberi abbattuti che avevano distrutto automobili. E' l'evento meteo più bello a cui io abbia mai assistito in tutta la mia vita e rarissimo per la città dell'Aquila. Una cosa simile si verificò di nuovo nella notte tra il 4-5 Novmbre 2000.


Mi chiamo Paolo Dell'Osso ho 14 anni e vengo da Lucca, anch'io voglio contribuire con il mio racconto.
Il 3 giugno 2001 ero andato come sempre con la mia famiglia ed alcuni miei amici al mare in Versilia. La mattina il mare era piuttosto mosso, il cielo era annuvolato e il vento era abbastanza forte. Era dalla mattina che da nord-est un temporale si stava avvicinando,  notammo che alle 13:15 circa, il temporale era effettivamente vicino a noi, all'incirca era verso Viareggio. Noi eravamo un po'più a sud, comunque nella nostra postazione ancora nessuna goccia. Era da tanto tempo che desideravo vedere una tromba d'aria: osservo spesso tutti i temporali che vedo mentre mi accorgo che le persone che conosco non danno molto peso a questi fenomeni, o almeno non quanto me. Quindi, quando ad un certo punto una protuberanza iniziò a scendere lentamente dalle nuvole (da lontano erano di colore blu scuro) io fui il primo ad accorgermene e avvisai gli altri mentre mi godevo quello spettacolo. La protuberanza prese chiaramente forma di un imbuto e, mentre era sempre a circa 1/3 dell'altezza che c'era fra la nuvola da cui era nata e il suolo, mi sembrò che rallentasse fino a fermarsi per un attimo. Quell'attimo durò circa 5 secondi, dopo di che, ad almeno il doppio della velocità che aveva prima, l'imbuto arrivò a terra e, dopo circa 5 secondi in cui constatai che aveva sicuramente toccato il suolo, la tromba svanì con mio grande dispiacere. Il temporale intanto andava verso ovest, quindi verso la catena montuosa delle Apuane. Dopo circa 1 minuto dalla tromba d'aria mi accorsi che vi era anche un principio di un'altra tromba d'aria, questa volta molto più snella. Questa, mentre il temporale si avvicinava ai monti, si inclinò fortemente fino a svanire, molto lontana dal toccare terra. Dopo questo spettacolo cominciò a piovere piano, ma con gocce molto grosse. Tornato a casa vidi al telegiornale le conseguenze dell'accaduto: una decina di feriti. Perciò realizzai che quella tromba doveva di sicuro aver toccato terra per più dei 5 secondi in cui ho osservato il condensamento della nube ad imbuto. Spero che il mio racconto sia stato utile, vorrei tanto riassistere a un'altra manifestazione di questo stupendo fenomeno.

Paolo Dell'Osso


Scrivo per rendervi partecipi di un evento di cui sono stato testimone, avvenuto nella zona tra Ronchi e Cinquale in Versilia la sera del 30 agosto 1978, verso le 21.15. Ricordo che la prima cosa che notai furono gli enormi cumulonembi provenienti dal mare, carichi di elettricità statica che si manifestava con continui lampetti tra nube e nube anche ad alta quota. Non appena la tempesta ci ebbe raggiunto, proveniente da NW, iniziarono le violentissime precipitazioni. Ricordo che in meno di cinque minuti cadde tanta acqua e grandine da trasformare il nostro giardino sabbioso in un laghetto! Contemporaneamente sentimmo un rumore violentissimo sormontare il già fortissimo rumore della grandine che urtava le persiane di casa, mentre noi ci eravamo barricati in cucina. Dopo qualche attimo, il silenzio. Una volta all'aperto, la prima cosa che mi colpì furono le luci dei paesini di montagna sovrastanti Massa: tutta la pineta che in precedenza ne impediva la visuale sembrava essersi dissolta! Il tornado aveva arrecato danni gravissimi all'intero litorale: stabilimenti balneari rasi al suolo, ricordo un pattino scagliato dal bagnasciuga a 150 metri oltre la strada del lungomare, decine di ettari di pineta abbattuti. L'energia elettrica fu ripristinata solo dopo tre giorni. A testimonianza della potenza del fenomeno ricordo un enorme pino marittimo non sradicato ma il cui tronco fu strappato a circa metà, per cui la chioma fu scagliata lontano mentre il tronco rimase al suo posto, spezzato a circa 8 metri d'altezza. A memoria del fenomeno è stata anche posta una lapide presso la chiesetta di San Domenichino, in località Poveromo.
Cordiali saluti Ing. Luca Neri


salve a tutti,
mi chiamo Federico abito a Padova e sono uno studente. Ho 16 anni e voglio raccontarvi quello che ho visto il 20 luglio del '99. Erano più o meno le 4 del pommerriggio ed io ero a casa con mia mamma. L'aria era piuttosto afosa ed il cielo grigio. Verso le 4 e 30 le nuvole nel cielo cominciarono a cambire colore e a girare su se stesse come uno stormo di uccelli. Nell'arco di pochissimi secondi scoppiò l'inferno!!! Cominciò a tirare un vento potentissimo, i vasi del mio terrazzo cominciarono a spostarsi e poi a cadere frantumandosi. Nel frattempo le porte delle altre case cominciarono a sbattere violentemente e le foglie degli alberi a staccarsi per poi volare in aria. Preso dal panico entrai immediatamente in casa con mia madre, e chiusi tutte le finestre. Ad un tratto sentii un fischio semplicemente terrificante. Nonostante ciò non potei arrestare la mia curiosità: tirai su una persiana per vedere quale orribile cosa si stagliava fuori dalla mia abitazione. Vidi una nuvola conica di colore grigiastro che ruotava freneticamente sul suolo circa a 300 metri da me. Poi chiusi la persiana e sentii i primi detriti che arrivavano. Il tutto durò circa 10 minuti, ma a me ne sembrarono 100!!!


Caro Mauro,
Ti scrivo nuovamente innanzitutto per inviarti due immagini di trombe d'aria che ho scattato alcuni anni fa.. Devi sapere che l'hobby che prediligo è la fotografia meteorologica. Ormai sono molti anni che pratico questo hobby e io solo so quanti bellissimi soggetti mi sono sfuggiti perché non avevo a portata di mano la macchina fotografica. Ma in molte occasioni però sono stato pronto ad immortalare molte interessanti immagini. Quelle che ti invio (vedi l'allegato) sono due episodi accaduti in circostanze molto diverse. La prima tromba d'aria (Fig.1) è stata fotografata sulle colline di Anguillara Sabazia, una località in provincia di Roma che si affaccia sul Lago di Bracciano. La fotografia non rende molto perché non ho avuto il tempo di mettere a fuoco bene il soggetto. La tromba d'aria in questione è stata immortalata nel mese di Ottobre del 1999, è durata circa 15/20 secondi. Il temporale che l'ha generata non era di particolare intensità. Ricordo che per circa un'ora prima della formazione della tromba, sotto la base del cumulonembo giravano vorticosamente cumulus fractus e saltuariamente scendevano delle protuberanze a forma di imbuto.Non vi erano state precipitazioni di particolare intensità ma ricordo che era presente vento a raffiche, alcune abbastanza forti.

 
Fig.1   Fig.2


La seconda tromba d'aria (Fig.2) l'ho fotografata nel gennaio del 1998 a Sestri Levante in Liguria. Ricordo che la settimana precedente al fenomeno era stata assai perturbata e ogni giorno, verso il pomeriggio, si sviluppavano temporali che portavano intense grandinate. Anche il temporale che ha generato la tromba d'aria fece cadere per una buona mezz'ora grandine in quantità. In verità posso dirti che questa tromba marina è abbastanza particolare: infatti, è una tromba marina che viene definita "tornadica", ossia che le sue origini non sono dovute ad un temporale creatosi sul mare. Infatti prima di questa, c'era stata un altra tromba d'aria, con un cono più marcato, quindi, a mio parere, più potente, ed era stata generata dal medesimo temporale, con l'unica differenza che era "caduta" a terra sui terreni circostanti. Quindi questo temporale aveva generato due trombe d'aria, ma essendo il cumulonembo posizionato tra costa e mare, la prima è stata generata in terra l'altra in mare ma con la medesima evoluzione. Ricordo che appena la prima tromba d'aria perse di intensità, da una piccola protuberanza, già presente durante la prima tromba, scese repentinamente la tromba marina e si stagliò in mare con tutta la sua intensità. Il fenomeno durò circa 20 minuti, dopodiché come si vede nella foto, perse intensità anche lei e si spezzò in due parti prima di concludersi riunificandosi in un piccolo tornadino di diametro molto più piccolo. Spero che le foto ti siano piaciute e che siano all'altezza di quelle che ho visto nel tuo sito e se riterrai opportuno sarei lieto di vederle pubblicate.
Cari Saluti.
Tommaso Diana 23 Luglio 2001


Sono un appassionato di meteorologia da quasi una decina d'anni e seguo più attivamente in particolare uno dei fenomeni che ritengo più affascinante: le trombe d'aria. Ho conosciuto poco tempo fa il suo splendido sito internet dove ho scoperto che questa passione per i tornado non ha colto solo me. Le scrivo non solo per mostrarle le mie più sincere congratulazioni per il suo sito pieno di ricchissimi contenuti ma anche per segnalarle uno strano avvenimento di cui sono arrivato a conoscenza. Come ogni anno recentemente ho trascorso le mie ferie in Abruzzo, precisamente nella località marina di Silvi. Come accade spesso, quella zona è stata intressata da un area di bassa pressione che portò dal 6 al 9 luglio un pò di nuvole e qualche rovescio, ma mai a carattere temporalesco. Il giorno 10 a Silvi Marina si ristabilì l'alta pressione che per mia fortuna ventilò la zona in modo da diminuire l'umidità nell'aria. Trascorsa piacevolmente quella giornata, il giorno dopo vengo informato di un fatto veramente casuale avvenuto a Lanciano in provincia di Chieti, da alcuni conoscenti che hanno vissuto l'esperienza. In questo paese poco, distante da Silvi, avvenne un putiferio. Il giorno martedì 10 nelle prime ore del pomeriggio si sparse la voce che entro la serata, precisamente alle 18:00, Lanciano sarebbe stata colpita da una tremenda tromba d'aria. Quando i miei amici mi raccontarono ciò rimasi molto sorpreso, poiché sappiamo bene entrambi che l'arrivo di un tornado si può stabilire dopo il suo avvistamento e cercare di ipotizzare la sua traiettoria, oppure studiare l'evoluzione e la veemenza di un determnato temporale. Alla luce di questo mi chiedo chi può essere stato questo veggente che ha potuto ipotizzare un fenomeno come questo. Ma la cosa più incredibile è che in quella giornata a Lanciano non vi fu una goccia d'acqua e la mattinata era addirittura soleggiata. Questa era proprio previsione campata in aria e lo si è capito proprio da quella assenza di nubi a sviluppo verticale durante tutta la giornata. Ma in ogni caso i poveri abitanti di Lanciano, sotto l'influenza delle immagini dei telegiornali riguardo alla tromba di Arcore due giorni prima, presero per buona l'insolita previsione partita forse da qualche spiritoso che voleva divertirsi a far spaventare la gente. Ebbene per tutto il pomeriggio fino a tarda sera tutti i Lancianesi si erano barricati nelle loro abitazioni, molti dei quali si misero a pregare perchè il santissimo li risparmiasse. Queste testimonianze vengono da parecchie persone che ho intervistato per fare un pò di chiarezza sulla vicenda. Molte persone sostengono che la campana della chiesa suonò per circa un ora e più per avvisare gli abitanti del pericolo imminente, altri sostengono che il curato della chiesa principale suonasse le campane perchè in quel paesino c'è l'antica credenza che le onde emesse dalle campane rompessero le nuvole, che in quel momento erano perlopiù strati o altostrati che ricoprivano il cielo. A questa previsione credettero anche i carabinieri e i vigili del fuoco che in stato di massima allerta fecero sgombrare cappannoni e insediamenti industriali del luogo. Ma non è tutto, c'è un altra cosa ancora più divertente che mi fece sorprendere ancora di più: durante quella giornata infatti, verso sera, stava ritornando a Pescara il pullman Pescara-Perugia e che ci creda o no, anche i passeggeri di quel autobus sapevano del tornado di Lanciano. Quindi quella strampalata notizia era arrivata addirittura ad un'altra regione. Questo insolito fatto sconcertò i poveri abitanti di Lanciano che dopo essersi presi uno spavento non indifferente, scoprirono di essere stati presi in giro. A questo punto il mio racconto è terminato ma non ho certo chiara l'intera vicenda e di come soprattutto la notizia sia potuta addirittura arrivare fino a Perugia. Adesso le sto scrivendo dalla mia abitazione Romana perchè aimè, le ferie finiscono anche se proprio tre giorni fa ho ricevuto telefonate da conoscenti che stavano vivendo la stessa medesima situazione a Silvi Marina. Non penso che la regione Abbruzzo abbia inaugurato per prima il primo centro di previsione tornado e anche se l'avesse fatto, non sta ottenendo buoni risultati.
Tommaso Diana
20 Luglio 2001


Ciao Mauro,
sono Alberto81 e scrivo da Campolongo Maggiore, un paese in provincia di Venezia ma confinante con quella di Padova. Ho scoperto da pochi giorni il tuo bellissimo sito e voglio contribuire anch'io con questo racconto. La giornata del 23 Giugno 1997 è sicuramente quella che più mi ha colpito durante la mia decennale esperienza da meteoappassionato. La notte precedente a quel giorno si presentava come tante altre, tipica di una situazione instabile: nubi sparse, per lo più stratocumuli, qualche irrilevante pioggia e minima elevata assieme a un po' di afa e foschia. Sempre nella notte, qualche debole lampo verso il mare, ma fenomeni molto distanti dalla mia postazione. Non ci feci molto caso e me ne andai a letto, col pensiero che all'indomani avrei trovato la solita afa pretemporalesca. Invece mi alzai di buon mattino per andare a Padova con un mio amico, ma come non potevo accorgermi che qualcosa non andava? In casi del genere, allora, prendo e vado sopra l'argina destro del fiume Brenta che si trova dietro casa, e da lì ho un'ottima visuale a sud e ovest. La visibilità quella mattina era assolutamente eccezionale per il periodo e spirava un insolito fresco vento da sud che generava in me sensazioni indescrivibili: alcune raffiche erano quasi fredde, altre calde, il tutto in un contesto di ottima visibilità irreale con un cielo assolutamente limpido e sereno mentre io, dall'argine, credevo di poter osservare già qualche indizio di temporale. Però, prima di scendere, notai che da sud stavano avanzando i primi sfilacci di cumuli caratterizzati da rapide evoluzioni ed involuzioni, forse anche a causa di quello strano vento meridionale. Era ormai primo pomeriggio quand'ero tornato da Padova. Il vento era girato a levante e lo considerai un fatto normale, ma l'atmosfera si era decisamente instabilizzata: l'attività cumuliforme era diffusa e localmente intensa; il sole compariva a sprazzi, a volte accompagnato da un po' di pioggia. Verso le 18 da SW cominciavo a sentire i primi tuoni e il cielo assumeva una tinta blu-scuro, resa ancora più significtiva da un'effimera calma di vento. Alle 18,30 era ormai visibile la base del cumulonembo ma, fino a quell'ora, a causa di altre nubi, non ho mai avuto occasione di vederne la sommità, che mi avrebbe fornito maggiori indicazioni sullo spostamento, estensione ed intensità del sistema. Ma non aveva molta importanza a quel punto: mentre valutavo la consistenza delle virghe, dritto a me ebbi l'immensa fortuna di vedere la formazione di una tromba d'aria. Ho avuto due, forse tre secondi di blocco psicologico mentre osservavo stupefatto il cono, perfettamente simmetrico, che cominciava a scendere dalla base del Cb. Subito presi la macchina fotografica e andai sopra l'argine, da dove scattai una foto al cono, ma un boschetto ai piedi della scarpata mi impediva di vedere la linea dell'orizzonte. Allora, corsa veloce di 200 metri lungo l'argine per arrivare in un buon punto di osservazione. La mia fatica era stata premiata: verso sud vidi le incredibili evoluzioni di una, due e a volte addirittura tre trombe d'aria che si stavano incrociando e sovrapponendo tra loro. Uno spettacolo magnifico immortalato da due foto che sono riuscito a scattare nonostante la mia più che comprensibile euforia. Le proboscidi avevano lo stesso colore del Cb: un blu scuro che risaltava bene tra le virghe che in quel punto fortunatamente non erano molto dense. Per qualche istante le trombe toccavano anche terra ma non vedevo polveroni o fenomeni simili a causa dell'elevata distanza dal mio punto di osservazione: almeno una decina di km, ma era come se fossi lì vicino, tanto belle ed affascinanti erano: apparivano alla mia vista come dei fili blu che curvavano in una maniera incredibile, si dissolvevano e si riformavano subito. Pazzesco ragazzi!!! I tornadi si manifestarono per circa 4 minuti interessando una porzione molto ristretta del Cb, il quale comunque era veramente di enormi dimensioni. All'incirca, hanno interessato la zona Correzzola-Cavarzere (estremo SE della provincia di Padova). Nel frattempo il temporale si era unito ad un altro sistema proveniente da Venezia e aveva così accumulato una notevole energia, evidenziata da un susseguirsi continuo ed ininterrotto di tuoni: per 20 minuti neanche un secondo di silenzio, tanto che quasi si faticava a distinguere i tuoni
stessi a causa della loro eccezionale frequenza. Mi stavo chiedendo come mai i fulmini fossero così rari ed ecco comparire, proprio sopra di me, l'incudine bianco brillante del Cb che risaltava meravigliosamente in mezzo ad altocumuli e stratocumuli più scuri presenti un po' ovunque. Al termine della giornata la supercella si era dissolta sul posto. Al tramonto resisteva solo un piccolo addensamento con delle virghe e qualche tuono soffocato a ricordarmi l'eccezionalità di un temporale indimenticabile, anche se questo non ha voluto onorarmi con una sua visita. Purtroppo, le tre foto sono risultate essere di scarsa qualità, perchè non ho una macchina con il teleobiettivo. Si vedono dei sottili fili blu poco visibili a causa delle virghe. TV e  giornali locali non hanno riportato nulla dell'accaduto: forse le trombe hanno interessato i campi agricoli senza provocare danni rilevanti.
Caro Mauro, ti fornisco un'altra segnalazione di tornado. 7 Settembre 2000, ore 20 circa sempre da casa mia, a Campolongo Maggiore, lo sfondo luminoso di un lampo mi permette di vedere un pauroso principio di tornado (funnel cloud?)  verso W a circa 3-4 km di distanza: era già parecchio scuro, ma con il lampo si poteva notare il ragguardevole diametro del cono, che comunque aveva le pareti un po' sfilacciate e non liscie tipiche dei tornado all'opera. Tempo una decina di secondi, un secondo lampo fa vedere la tromba che si sta dissolvendo e che, apparentemente, trasla verso W (l'intenso Cb causa del fenomeno infatti proveniva dal mare, cioè da est, ma non so se questo c'entri molto). Non ho visto l'iniziale formazione del cono e non so neppure se abbia toccato terra (al primo lampo era ancora staccata dal suolo, ma ci mancava davvero poco perchè lo sfiorasse). Anche in questo caso non ho sentito notizie di danni, se non quelle di violentissime grandinate sulla città di Padova (parabrezza delle auto sfondati). Da notare le diversità col caso precedente, in cui eravamo partiti con ottima visibilità, vento e sereno. Il 7 Settembre 2000, invece, la mattinata era cominciata con diffuse nubi basse, afa, foschia e aria calma.


Ciao Mauro.
Nel mio paese (10 km.da Padova), una volta c'è stata una tromba d'aria. Era il 10 Giugno 1989, giorno del mio quinto compleanno! Quel giorno lo ricorderò sempre per il caldo e il mal di testa che avevo. Io infatti sono un pò meteoropatico e sentivo nell'aria che sarebbe successo qualcosa di strano....
Ero andato a mangiare dai miei nonni ma, di fatto, non ne avevo voglia e i miei genitori mi portarono a casa. Io andai a letto, e mi svegliai quando la tromba d'aria passò sopra la mia casa. Ti dico ciò che mi hanno raccontato i miei genitori.
-"Erano le 15:30 quando arrivò un temporale; sembrava innocuo però, il solito vento,qualche tuono e un pò di pioggia......ma alle 15:45 arrivò il FINIMONDO!!!!!!!! Dalle nuvole si stacco una tromba d'aria e in 2 minuti danneggiò numerose case, poi fu la volta della nostra e dei nostri vicini. Per fortuna ci distrusse solo il tetto, ma che SPAVENTO. Era davanti ai nostri occhi! La nonna stava per svenire...La cosa che mi colpì, disse mio papà, era che non seguiva una traiettoria, ma si muoveva a caso. Inoltre non ci fu grandine, solo un pò di pioggia, e tanto FREDDO".
Io ipotizzo che fosse stato un F1-F2 al massimo, e sarà stato sicuramente causato da un contrastro tra aria calda di matrice africana, e aria fredda Nord-Occidentale.
E' da quando ho 10 anni che osservo i temporali, e ti posso dire che qua nel Veneto i temporali più violenti si hanno in Giugno e a fine Agosto inizi Settembre. In Giugno i temporali più violenti si hanno di solito dalle 14 alle 17, in Agosto anche di sera. Almeno un principio di tromba d'aria qui me lo becco ogni anno. La perturbazione temporalesca più violenta, l'ho vista 11 anni fa: 5 temporali grandinigeni di notte, uno dietro l'altro. Che roba, non si riusciva a dormire!!!!! Il chicco di grandine più grosso che ho mai visto è stato durante una linea di groppo il 7 settembre 2000: circa 2 cm.!!!
Spero di esserti stato d'aiuto per la tua ricerca.
Nikos


Sono Maurizio di Martignano in provincia di Lecce. Ho assistito alla formazione di un tornado il 18 Dicembre del 1999. Il tornado si è formato verso le 12.00, ma procediamo con ordine. La notte precedente era stata caratterizzata da temporali con forti rovesci di pioggia e con vento a raffiche da SSE, la mattina inizia con un cielo nuvoloso per nubi prevalentemente cumuliformi e vento debole o moderato da Sud; col trascorrere delle ore si nota l'intenso sviluppo verticale delle nuvolosità con la formazione di cumulonembi. La cellula temporalesca che originerà il tornado si sviluppa verso Sud rispetto al punto di osservazione. Mi ha impressionato la velocità con la quale il cumulunembo si è sviluppato in altezza (chissà che intensità hanno raggiunto le correnti ascendenti all'interno della cella!). Il temporale si sposta sulla direttrice SO-NE, dall'intervallo lampo-tuono deduco che la distanza deve aggirarsi intorno ai 17-20Km dal mio paese. Alla base del cumulunembo si nota la presenza della classica nube a parete, e proprio da questa struttura si sviluppa il vortice, l'imbuto che lentamente si porta verso il suolo. A questo punto corro sul terrazzo per vedere meglio lo spettacolo: si tratta proprio di una tromba d'aria! Mai vista dal vivo! Il vortice ha un aspetto piuttosto sinuoso e cambia spesso forma, ora allungandosi, ora raccorciandosi e divenendo più tozzo, in questa fase il temporale è più vicino ( 8-10 Km).
La tromba non sembra mai toccare il suolo, anche se ho avuto notizia di alcuni ulivi sradicati e di altri danni non particolarmente ingenti e comunque su una superficie non molto estesa.


Mi chiamo Riccardo Manzini, ho 13 anni e sono un appassionato di meteorologia e di tornado.Voglio raccontare cosa è successo il 30 giugno 1998 a Reggio Emilia, la mia città. Era una calda e afosa giornata d'estate e verso le 15 e 30 iniziarono ad avanzare all'orizzonte enormi cumulonembi. Man mano che le nubi si avvicinavano il cielo si oscurava in una maniera impressionante. Il cielo così si oscurò completamente assumendo una colorazione grigio verdastra. Dopo qualche minuto si scatenò l'inferno. Un vento spaventoso, (i giornali scrivono con raffiche anche di 140 km/h) si abbattè sulla città accompagnato da pioggia torrenziale. La pressione era così tanta che non si riuscivano a chidere i vetri delle finestre. Dopo un attimo alla pioggia e al vento si aggiunse anche la grandine: ma non grandine normale, grandine dal diametro di 7 cm! Dopo la super tempesta si sono contati i danni: una strage di alberi abbattuti, tra cui alcuni enormi che hanno bloccato il traffico, cartelloni pubblicitari e mega cartelloni di cemento abbattuti, parecchie stalle, fienili e case di campagna danneggiate o abbattute, strade allagate e parecchi danni provocati anche dalla grandine. Sono stati registrati anche 30 feriti più o meno gravi. Non so se si sia sviluppato qualche tornado ma le condizioni non erano certo sfavorevoli! Le raffiche più intense sono state comunque lungo tutto il tragitto della Via Emilia.


Scrivo per offrire una mia piccola testimonianza sul tornado che colpì l'11 settembre 1970 il Veneto ed, in particolare, l'effetto disastroso che esso ebbe nella laguna veneziana. Preciso che il tornado colpì l'isola di S. Elena, luogo dove sono nato e dove vissi sino all'età di quindici anni (mi trasferii a Mestre il 1° settembre dello stesso anno). Saputo, l'indomani, della tragedia accaduta, mi recai immediatamente a S. Elena (lì avevo lasciato molti amici) per rendermi personalmente conto di quel che era successo. Il Tornado arrivò (ore 21,00) nell'isola all'altezza del pontone d'approdo dei mezzi pubblici e fu lì che provocò l'affondamento del mezzo navale, dove trovarono la morte, se ricordo bene, trenta persone. Ascoltai, allora, la testimonianza di un sopravvissuto al disastro, il quale raccontò che, all'improvviso, durante un forte temporale, vide l'acqua attorno al natante alzarsi per molti metri, sentire il natante stesso sprofondare sul fondo della laguna (tre, quattro metri di profondità) per essere poi ricoperto dallo stesso muro d'acqua: il tutto in pochi secondi. In altre parole una sorta di biblica separazione delle acque.  Lui riuscì a salvarsi perché, in quel momento, era all'aperto, nell'angusto ponte vicino alla cabina di comando, pronto a scendere; per chi si trovava all'interno non ci fu, purtroppo, scampo. Il tornado proseguì la sua tragica corsa, abbattendo molti alberi, scoperchiando case e, in almeno un caso, riuscendo persino a demolire, oltre al tetto, anche parte della muratura portante. Fu uno spettacolo angosciante, mai dimenticato. Un'ultima indicazione: l'imbarcazione che affondò non era propriamente una “nave taxi”, bensì un mezzo navale di trasporto di pubblica proprietà e di media stazza (descrizione orientativa: lunghezza 21 metri, larghezza 3 e mezzo, 21 tonnellate di peso, capienza 160 persone), da noi veneziani comunemente chiamato “motoscafo” anche se, credo, incapace di raggiungere i 20 km/h.
Grazie per l'attenzione ed a tutti cordiali saluti.
Bologna, 30/07/00,
Francesco Vettori. 


Volevo segnalare, al fine di un confronto con il tornado che ha colpito Vicomero nei giorni scorsi, il tremendo tornado che si abbattè sulle province di Piacenza e Parma il 4 lugio 1965 terminando la sua corsa a Torricella di Sissa che fu letteralmente rasa al suolo. Il numero dei morti fu di 5 a Torricella ma altre 4 furono le  persone uccise lungo il percorso del tornado a partire da Fiorenzuola, e di queste 3 morirono sulle proprie auto mentre transitavano sull'autostrada del sole scaraventati dalla forza del vento ad almeno un centinaio di metri dalla sede stradale. Nella stessa giornata in tutto il Nord si contarono tra 17 e 18 morti dal Piemonte al Veneto tutti causati da trombe d'aria o comunque da fortissimi temporali comunque non paragonabili a quello che colpì la bassa che, osservando la tabella da lei pubblicata definirei un F4-F5, mi corregga se sbaglio. Grazie, Salmelli Daniele


Caro Mauro,
potrei contribuire anch'io anche se, per ora, sfortunatamente senza foto. Difatti mi è capitato più volte (da circa dodici anni a questa parte: una sorta di evento ciclico e puntuale) che nell'ultima decade di agosto, in quel di San Giuliano Mare (che è la prima frazione di Rimini a nord del Porto Canale e compresa tra questo e la foce del Marecchia) quel che si aspettava per il solito acquazzone estivo si tramutava invece in una vera e propria tromba d'aria con sabbia portata dappertutto, rami spezzati e casini vari: e dal terrazzo dell'albergo, o da altre posizioni anche solo di poco soprelevate, ricordo chiarissimamente di aver osservato come dal mare avanzasse la trombetta d'aria, con la sua forma classica, che a vederla da lontano, col cielo già grigio ma ancora senza percepire una bava di vento, faceva quasi ridere! Poi si cominciava a sentire il vento, via via sempre più forte, poi ancora ci si tappava tutti al chiuso finchè non si era certi che la cosa non fosse passata del tutto. Perchè al primo momento di calma che ritornava, alcune persone del posto dicevano: "aspettate, siamo nell'occhio". Non so quanto fondamento avessero queste loro affermazioni: certo i fatti son quelli che ti ho raccontato. Purtroppo non ho mai pensato di fotograare questi fenomeni.
Una volta ricordo anche che una cosa analoga (ma una volta sola) è capitata a San Polo dei Cavalieri. Anche di questa non ho foto.


Mi chiamo Flavio Pons, ho 13 anni e voglio descrivervi la terribile tempesta che ha accompagnato il violento tornado che si è abbattuto lunedì 3 luglio 1995 sui paesi di Cividino e Palazzolo all'Oglio. Mi trovavo in macchina coi miei nonni nei pressi di Rogno (Valcamonica); erano le 17.45, l'aria era ferma, calda, umida, opprimente. Improvvisamente, al disotto delle poche nubi già presenti, hanno cominciato a rotolare grossi mammatocumuli di colore verde; l'aria si è raffreddata all'improvviso. Poco dopo violente raffiche di vento sugli 80 km/h accompagnavano una violenta precipitazione di pioggia e grandine delle dimensioni di una noce. Il tempo di arrivare a Lovere che il temporale era già finito. Ricordo che a quel punto la nonna ha voluto cominciare a cucinare la trota e mi ha mandato sul terrazzo a prendere della salvia (o meglio,ciò che ne rimaneva);erano le 18.00. Appena uscito le raffiche hanno ripreso a soffiare più violente di prima nella direzione del temporale, accompagnate come da un tuono lontano e ininterrotto. In quel momento i due paesini erano colpiti dalla tromba; successivamente ho incontrato un signore che mi ha descritto il tornado come "una palla di fuoco che rotolava facendo un rumore spaventoso".


                                                                                                    Manfredonia, lì 08/07/2000  

Salve, mi chiamo Silvia, ho 23 anni e abito a Manfredonia in provincia di Foggia. Sono un'appassionata di meteorologia e sopratutto di questi potenti fenomeni quali i tornado. Vi scrivo per raccontarvi ciò che mi è successo il 25 agosto 1994. Erano le 11,30 quando decisi di fare un giro sulla nuova moto di mio fratello. Faceva molto caldo ma non tirava un alito di vento. Il cielo era coperto. Giunti presso la spiaggia di Siponto notammo che i bagnanti si affrettavano ad andare via. Al momento non capimmo il perchè di tanta concitazione. Come d'istinto mi voltai a guardare il cielo alle mie spalle e vidi una massa di nuvole grigiastre rotolare vorticosamente verso di noi e sentii il vento aumentare d'intensità. Erano le 12.05 circa. A quel punto invitai mio fratello a ritornare subito a casa ma lui, pensando che fosse solo un temporale in arrivo, trovò anche il coraggio di fermarsi dal giornalaio per comprare un quotidiano locale. Giunti a circa 300 metri da casa ormai non era più possibile tenere gli occhi aperti e mantenersi in equilibrio. Mio fratello mi invitò ad andare a casa a piedi mentre lui avrebbe pensato a ripararsi da qualche parte con la moto. Io presi il giornale e lo misi in testa per proteggermi dal fango e dai detriti che volavano impazziti. Mi misi a correre, attraversai la strada, dove molte auto si erano fermate, ma una folata di vento mi costrinse ad attaccarmi ad un palo della luce. Finalmente, quando giunsi a casa, tutto era già terminato. La corrente elettrica era saltata così come molte fogne. Appena misi piede in casa ero nera e tutta sporca di terra e fango. Cercai di fare una doccia ma appena aprii il rubinetto l'acqua veniva a fiotti ed era di un colore giallo-nero. Quel giorno nella provincia di Foggia si contarono 1 morto e una quarantina di feriti. Ci furono dei danni a palazzi ed alberi e cartelloni pubblicitari divelti. Non dimenticherò mai questa brutta, ma emozionante, avventura. Vi invio una foto di quel giorno, pregandovi di inserire la mia testimonianza così come l'ho scritta e di vederla al più presto pubblicata. Tanti auguri per il vostro sito che ho trovato veramente interessante ed esauriente.


Buongiorno, Il mio nome e Dean GILL, ho 35 anni, abito a Ginevra in Svizzera. Sono studente al Politecnico federale di Zurigo nel dipartimento delle scienze forestali. L'undici settembre del 1970 sono stato testimone del tornado che si e abbattuto su parte del Padovano e della provincia di Venezia. Avevo solo 5 anni ma mi ricordo benissimo del rumore del tornado che è passato a 200 metri dalla nostra casa! Doveva essere la fine del pomeriggio, stavo aiutando mia nonna che dava da bere alle sue piante sul poggiolo. Il cielo stava diventando scuro e sembrava che un temporale fosse sul punto di abbattersi sulla città di Padova (mia nonna abitava nella periferia sud della città). Ad un tratto abbiamo avvertito uno strano rumore, come un fischio. Mia nonna disse che poteva essere il rumore del treno che va da Padova a Abano, di solito quando si sente bene il rumore del treno significa che il tempo sta per guastarsi. Il problema era che questo rumore non assomigliava molto a quello del treno. Questo si faceva più vicino e si trasformava in una specie di urlo molto inquietante. A parte quel rumore tutto era calmo, l'aria era opprimente, il cielo era quasi nero. Faceva talmente scuro che la casa di fronte alla nostra era solo un'ombra minacciosa sottolineata da un lampeggiare dietro di essa che era ormai quasi continuo. Stranamente, non ricordo di aver sentito il tuono. Dopo qualche minuto il suono si era trasformato in un assordante e spaventoso urlo come quello di una civetta ma mille volte più forte! Questo rumore subiva variazioni di tono, talvolta più grave, talvolta più acuto. Il tutto era sovrastato da un altro suono come quello di un treno, ma molto piu potente.A quel punto mio nonno ci ha gridato di rientrare in casa altrimenti ci avrebbe chiusi fuori! Siamo rientrati in cucina e abbiamo abbassato la persiana. Ricordo che stavo guardando la luce del lampadario in cucina quando si spense all'improvviso. Eravamo nel buio completo, mia sorellina che era rimasta in camera da letto si mise a piangere spaventata dal buio e da questo rumore infernale mai sentito prima. Dopo qualche minuto tutto si calmò ma la corrente elettrica non tornò prima del giorno seguente. L'indomani ci siamo resi conto dei danni occasionati dal tornado. Fortunatamente le case della nostra via erano state risparmiate anche se la strada era coperta di vari detriti come coppi e grossi rami. Il tornado era passato 200 m più a sud scoperchiando case e abbattendo alberi. Nella nostra zona il tornado non era ancora al colmo della sua violenza e non ci furono vittime. Verso Venezia le cose furono diverse e i danni ingentissimi. Incredibilmente quando il vortice entrò in laguna di Venezia sollevò dall'acqua una nave taxi facendola poi ricadere in acqua! Questo fatto eccezionale e stato anche descritto nella rivista scientifica francese " Science et vie".


Fummo colpiti a Genova nell'agosto del 1993. Il giorno esatto non lo ricordo, potrebbe essere il 27 o il 28 agosto, l'ora il tardo pomeriggio, tra le 17.00 e le 18.00. Una tromba d'aria dissemino' panico in almeno tre quartieri prima di andare a morire sui monti dietro casa mia. Io ero appena tornato a casa, quando venne un'acquazzone molto forte e subito dopo si comincio' a sentir fischiare il vento in modo anomalo. Chiusi tutte le finestre e tirai giu' le tapparelle. Tenni sollevata solo quella di cucina e rimasi a guardare dalla finestra quello che stava avvenendo. Vidi un ammasso grigiastro dirigersi a fortissima velocita' contro il mio palazzo. Anche il rumore della massa in movimento era notevole, a parte i fischi delle raffiche. A quel punto tirai giu' anche quella tapparella. Nel giro di pochi secondi successe il finimondo. Non avevo mai sentito raffiche di vento di quell'intensita'. Quello che mi rimarra' per sempre impresso e' il tipo di fischio delle raffiche, completamente diverso da ogni altro sentito. Le raffiche erano brevi, violentissime e si susseguivano ad un ritmo incessante. La tromba d'aria ci lascio' dopo circa 30 secondi, ci furono ancora alcune raffiche ritardatarie, ma di intensita' piu' ridotta. Giuro che nonostante fossi in casa furono 30 secondi di paura, temevo che tapparelle e finestre non potessero reggere la forza e non riuscivo neanche a capire cosa stesse succedendo. Sentivo solo il rumore, i fischi delle raffiche, un rombo sordo e il fracasso degli oggetti che volavano con la tempesta. Il mio palazzo subi' dei danni notevoli, i ponteggi che erano sul tetto, crolalrono in strada, l'officina di fronte a casa mia venne scoperchiata come anche i tetti d'ardesia di alcuni palazzi. Ci furono molte ringhiere di balconi e facciate di case danneggiate a causa degli oggetti che volavano nel vortice (sedie e tavoli da giardino ad esempio), automobili semidistrutte travolte dai cassonetti della spazzatura o da altri oggetti vaganti. In un appartamento dove erano state lasciate le finestre aperte, crollarono i muri divisori di alcune stanze! Sentii dire da qualcuno gia' un po' in la' con gli anni che gli sembrava di vedere una situazione da dopo-bombardamento. Probabilmente esagero' un po'.
Di una cosa sono praticamente certo. Quello che ho visto prima di abbassare le tapparelle, non era la solita tromba d'aria ad imbuto (di quelle sul mare ne ho viste parecchie), ma un ammasso grigiastro che somigliava molto alla foto mostrata sotto il racconto del Machiavelli. Non so in quell'occasione il vento quale velocita' possa aver raggiunto. Io posso dire che talvolta, durante le bufere di maestrale, la velocita' del vento arriva a 120Km/h, in quell'occasione era sicuramente enormemente maggiore, non mi stupirei se alcune raffiche avessero raggiunto i 200Km/h.
Max (Genova).




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