Tromba marina a Varadero (Cuba) il 12 agosto 2004. Evento associato all'uragano Charley.

foto e dati di Alex Vetri e Lino Borgotallo
a cura di Roberto Notari


La sequenza fotografica pubblicata di seguito mostra la fase “matura” e di “decadimento” di una tromba d’acqua (waterspout) al largo di Varadero, una località posta sulla costa settentrionale di una delle regioni occidentali di Cuba: Matanzas. Le immagini sono state riprese nelle giornata del 12 agosto 2004.
Il fenomeno è da ascrivere alla circolazione associata all’uragano Charley (9-14 agosto 2004).

Questo è stato l’uragano più violento a colpire gli Stati Uniti dal 1992, anno in cui avvenne il transito di Andrew, nonostante le sue dimensioni non eccezionali. Tuttavia il record è stato superato dalle successive tempeste che nel corso di questa estate hanno colpito gli USA.

Queste sono le velocità del vento registrate poco prima del Landfall su Cuba e la Florida:

Data e Ora UTC
Pressione (hpa)
Velocità del vento (nodi)
Luogo
13 / 0430 966 105 Landfall sulla costa merdionale di Cuba,
vicino Playa del Cajio
13 / 1945 941 130 Landfall vicino Cayo Costa, FL (USA) , e minima
pressione registrata


Non sono rari i casi di fenomeni violenti, come tornado, all’interno delle bande spiraleggianti di precipitazione degli uragani. Al contrario, spesso sono stati registrati dei Tornado Outbreak, talvolta con più di 20 vortici che hanno toccato terra (Uragano Danny, 1995).

Ci sono delle differenze sostanziali tra i tornado generati dai cicloni tropicali e quelli delle Grandi Pianure americane. Possiamo riassumere le differenze in questa lista:

- I tornado vengo generati nel quadrante anteriore destro, rispetto al movimento della tempesta, a circa 300 km (outer rainband) e 100 km (near the core) dal centro della tempesta. Questo è dovuto al fatto che in quella zona è maggiore il gradiente del vento e quindi, dinamicamente, è più facile la creazione di mesocicloni.

- L’ambiente “fisico” in cui si generano le supercelle è caratterizzato da bassi valori del CAPE (Convective Potential Available Energy) e da elevati valori del BRN (Bulk Richardson Number), due indici di stabilità; il primo è legato alla instabilità termodinamica dell’aria, il secondo alla tendenza di questa a ruotare.

- I temporali da cui si originano i vortici sono delle cosiddette mini-supercelle (o shallow topped supercells), cioè delle supercelle che si caratterizzano per le minori dimensioni ed altezza rispetto a quelle classiche (top a ~10 km. di quota rispetto ai 15 km. usuali). Inoltre i mesocicloni associati con queste risultano avere diametri ed altezze più piccole (max ~4km.). Ciò determina una maggiore difficoltà nel loro riconoscimento tramite scansione con i radar.

- I tornado sono spesso “nascosti” alla vista dalle nubi di pioggia, hanno una forma irregolare e frastagliata. Spesso sono una del tipo “multi-vortice” benché la loro intensità non sia particolarmente forte (max intensità F2/F3).

- Gli uragani in cui la velocità del vento è maggiore tendono a produrre più facilmente tornado.

- Gli uragani del Golfo del Messico produco più tornado rispetto a quelli della costa atlantica (media di 6,7 contro 2,2).


Di seguito alcune immagini tratte da un filmato dell'evento realizzato da Alessandro Vetri.

   
   
   
   
   

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